Circolare n. 100 |
del 10/11/2023 |
A TUTTI I GENITORI DEGLI ALUNNI
dell’Istituto Comprensivo Statale
“A. Diaz”
OGGETTO: Comparto e Area Istruzione e Ricerca — Sezione Scuola Azioni di sciopero generale del 17 novembre 2023 indette da USB Pubblico Impiego, Confederazioni CGIL e UIL, FLC CGIL, SISA Sindacato Indipendente scuola e ambiente, FeNSIR.
Si comunica che, per l’intera giornata del 17 novembre 2023, è previsto uno sciopero generale proclamato da:
- USB Pubblico Impiego, con adesione del sindacato S.I.D.L, Cub Sur per la provincia di Torino e Cobas Scuola Bologna;
- Confederazioni CGIL e UIL, con adesione della Filcams Cgil, della Uiltucs, della Uiltrasporti e della Federazione Uil scuola Rua;
- FLC CGIL;
- SISA Sindacato Indipendente scuola e ambiente;
- FeNSIR.
Poiché, le azioni di sciopero sopraindicate interessano il servizio pubblico essenziale “istruzione”, di cui all’articolo 1 della legge 12 giugno 1990, n. 146, e alle norme pattizie definite ai sensi dell’articolo 2 della legge medesima, il diritto di sciopero va esercitato in osservanza delle regole e delle procedure fissate dalla citata normativa.
a) DATA, DURATA DELLO SCIOPERO E PERSONALE INTERESSATO
Lo sciopero si svolgerà il giorno 17 novembre 2023, e, nello specifico, interesserà:
- USB Pubblico Impiego: tutte le lavoratrici e i lavoratori del Pubblico Impiego e della scuola, per l’intera giornata;
- Confederazioni CGIL e UIL: tutti i settori pubblici e privati anche in appalto e strumentali, per l’intera giornata;
- FLC CGIL: tutto il personale del comparto istruzione e ricerca e dell’Area dirigenziale, per l’intera giornata;
- SISA Sindacato Indipendente scuola e ambiente: tutto il personale docente, dirigente e Ata, di ruolo e precario, in Italia e all’estero, per l’intera giornata;
- FeNSIR: tutto il personale docente, Insegnanti di Religione (IRC), Ata, DSGA e DSGA facente funzione ed educativo, a tempo determinato e indeterminato, per l’intera giornata.
b) MOTIVAZIONI
– le motivazioni poste alla base della vertenza proclamata da USB Pubblico Impiego sono le seguenti:
- Il rinnovo dei CCNL scaduti il 31 dicembre 2021;
- Lo stanziamento delle risorse necessarie a garantire l’aumento di trecento euro netti a tutti i dipendenti pubblici, necessari a garantire il recupero del potere di acquisto dei salari drammaticamente crollato a causa del rialzo dell’inflazione;
- La stabilizzazione di tutti i precari;
- Interventi normativi a tutela dei lavoratori fragili.
le motivazioni poste alla base della vertenza proclamata da Confederazioni CGIL e UIL sono le seguenti:
- Cambiare la proposta di legge di Bilancio e le politiche economiche e sociali fino ad ora messe in campo dal Governo ed a sostegno delle piattaforme sindacali unitarie presentate;
- Chiedere al Governo e alle Istituzioni territoriali di assumere provvedimenti, a partire da quelli in materia di lavoro (salari, contratti, precarietà) e di politiche industriali, sicurezza sul lavoro, fisco, previdenza e rivalutazione delle pensioni, istruzione e sanità, necessari a ridurre le diseguaglianze e a rilanciare la crescita.
le motivazioni poste alla base della vertenza proclamata da FLC CGIL sono le seguenti:
- Stanziamento nella legge di bilancio 2024 di risorse adeguate per il rinnovo dei contratti per tutto il personale, stabile e precario, per rispondere alla perdita del potere di acquisto, a fronte di un’inflazione cumulata pari al 18% in tre anni;
- Stanziamento di risorse finalizzate a sanare l’annoso e ormai strutturale problema del precariato in tutti i settori del comparto Istruzione e ricerca;
- Investimenti in tutti i nostri settori, a partire dal significativo incremento delle risorse per gli organici, il tempo scuola, la ricerca di base e il diritto allo studio, e il blocco immediato di iniziative di disinvestimento come il dimensionamento scolastico;
- Blocco di tutte le iniziative legislative finalizzate ad una privatizzazione di pezzi del sistema pubblico di Istruzione e ricerca, a partire dalla riforma della filiera tecnica e professionale, e dalle proposte di piena parificazione del sistema pubblico e statale al sistema privato, sulla base di una malintesa libertà di scelta delle famiglie;
- Stralcio dell’istruzione e della ricerca dalle 23 materie regionalizzabili previste dal DDL Calderoli per l’attuazione dell’autonomia differenziata.
le motivazioni poste alla base della vertenza proclamata da SISA Sindacato Indipendente scuola e ambiente sono le seguenti:
- Abolizione del concorso per Dirigente Scolastico e passaggio a una figura elettiva sul modello universitario da parte del collegio docenti, scegliendo tra un suo membro, con laurea magistrale e ed almeno tre anni nel ruolo di primo collaboratore, rinnovabile o revocabile ogni biennio;
- Assunzione su tutti i posti vacanti e disponibili per tutti gli ordini di scuola con immediato ope legis;
- Immediata creazione del ruolo unico docente con uguale orario e uguale salario dall’infanzia alle scuole secondarie di secondo grado;
- Assunzione su tutti i posti vacanti e disponibili per tutti gli ordini di scuola del personale ATA, con valore bastevole del diploma di licenza media per i collaboratori scolastici;
- Concorso riservato per i DSGA facenti funzione con almeno tre anni di servizio nel medesimo ruolo, anche se privi di laurea magistrale;
- Recupero immediato dell’inflazione manifestatasi in questi mesi, procedendo con aumenti degli stipendi almeno del 20% netto, vedasi paniere delle associazioni dei consumatori;
- Introduzione dello studio di arabo, russo e cinese nelle scuole secondarie superiori;
- Ope legis per il pensionamento volontario a partire dall’a.s. 2024/25 del personale della scuola docente ed ATA che risulti invalido civile dal 67% al 100% e con decurtazione del 2,5% per ciascun anno mancante rispetto ai quaranta per tutte e tutti coloro che abbiano almeno trent’anni di servizio e di contributi, senza vincoli anagrafici.
le motivazioni poste alla base della vertenza proclamata da FeNSIR sono le seguenti:
- Per il personale docente precario di posto normale, questa organizzazione sindacale contesta:
- La mancata gratuità dei percorsi abilitanti;
- Gli eccessivi oneri insostenibili per i corsisti a fronte di un percorso di studio e lavorativo che dovrebbe garantire la gratuità dell’accesso alla professione docente;
- Percorsi tortuosi e non finalizzati all’assunzione diretta del personale con 36 mesi di servizio, ma il prolungamento dello stato di precarietà;
- Disparità dei percorsi abilitanti tra i docenti a fronte di professionalità acquisite;
- Per il personale docente a tempo indeterminato in possesso di titoli idonei ingabbiati in gradi di scuola per cui i percorsi diventano onerosi a fronte di un bando di concorso riservato mai espletato nonostante la partecipazione del personale interessato.
- Per i docenti di religione cattolica, questa organizzazione sindacale contesta:
- Mancata attuazione dell’art. 20 comma 4 della legge 112/2023, che modifica l’art. Ibis della legge 159/2019 e successive modificazioni, cioè a dire: ad oggi nessun concorso straordinario né ordinario a quasi 20 anni dell’unico concorso del 2004;
- La legge 79/2022 che prevede il concorso straordinario seppur chiaro nella modalità di esame (metodologico-didattico) e sulla graduatoria ad esaurimento successiva, non prevede con la stessa chiarezza se sia previsto un punteggio minimo. Questa organizzazione sindacale chiede con risolutezza e in modo chiaro che il Decreto previsto dalla stessa norma preveda espressamente una prova orale senza punteggio minimo al fine di garantire l’effettivo debellamento del precariato, considerato comunque l’elevato numero della platea del personale avente diritto a partecipare (14500 IdRC);
- La poca certezza dei posti messi a concorso e per quali regioni;
- La legge 159/2019 all’art. Ibis comma 3 prevede lo scorrimento delle graduatorie del concorso del 2004. Chiediamo che il personale di religione idoneo concorsuale possa vedersi riconosciuto il proprio posto occupato in qualità di incaricato annuale, in deroga alla legge 186/2003, come utile all’assunzione a tempo indeterminato.
- Per tutto il personale della scuola docente, docente di religione, personale educativo e ATA, questa organizzazione sindacale contesta:
- Irrisori riconoscimenti contrattuali a fronte di proclami;
- Chiede a gran voce che il nuovo Contratto rappresenti a pieno le professionalità della scuola; valorizzi il personale docente ed equipari gli stipendi agli standard europei con un aumento mensile medio di duecento euro. Riconosca al personale ATA un aumento proporzionato al profilo e standardizzato alle ore di lavoro. È giusto che il personale collaboratore scolastico, amministrativo e tecnico, nonché ai DSGA, a fronte anche delle nuove incombenze previste dal CCNL in attesa di firma definitiva, venga riconosciuto un congruo riconoscimento economico al fine di standardizzarlo agli importi europei.
c) RAPPRESENTATIVITA’ A LIVELLO NAZIONALE
La rappresentatività a livello nazionale delle organizzazioni sindacali in oggetto, come certificato dall’ARAN, è la seguente:
La USB PI è rappresentativa nel Comparto delle Funzioni Centrali e della Presidenza del Consiglio dei Ministri.*
La CGIL è rappresentativa nel Comparto e nell’Area delle Funzioni Centrali, delle Funzioni Locali, dell’Istruzione e della Ricerca, della Sanità e della Presidenza del Consiglio dei Ministri (solo Comparto) e la UIL è rappresentativa nel Comparto e nell’Area delle Funzioni Centrali, delle Funzioni Locali, dell’Istruzione e della Ricerca e della Sanità.*
La sigla sindacale SISA non è rappresentativa nel comparto di contrattazione collettiva dell’Istruzione e della Ricerca.*
La sigla sindacale FeNSIR non è rappresentativa nel comparto di contrattazione collettiva dell’Istruzione e della Ricerca.*
*Per la rappresentatività nazionale dei sindacati promotori potranno essere consultate le apposite tabelle disponibili sul sito dell’ARAN.
d) VOTI OTTENUTI NELL’ULTIMA ELEZIONE RSU
Nell’ultima elezione delle RSU avvenuta in questa istituzione scolastica, le organizzazioni sindacali in oggetto hanno ottenuto le seguenti percentuali di voti, in rapporto al totale degli aventi diritto al voto:
ORGANIZZAZIONE SINDACALE | PERCENTUALE VOTI |
USB Pubblico Impiego | 0% |
UIL | 19,9% |
FLC CGIL | 17,4% |
SISA – Sindacato Indipendente scuola e ambiente | 0% |
FeNSIR | 0% |
e) PERCENTUALI DI ADESIONE REGISTRATE AI PRECEDENTI SCIOPERI
I precedenti scioperi indetti dalle organizzazioni sindacali in oggetto nel corso dell’a.s. precedente hanno ottenuto le seguenti percentuali di adesione nazionale nel Comparto Istruzione e Ricerca (Settore Istituzioni scolastiche) – degli aventi diritto al voto:
ORGANIZZAZIONE SINDACALE | PERCENTUALE VOTI |
USB Pubblico Impiego | 0 |
UIL | 0 |
FLC CGIL | 0 |
SISA – Sindacato Indipendente scuola e ambiente | 0 |
FeNSIR | 0 |
f) PRESTAZIONI INDISPENSABILI DA GARANTIRE
Ai sensi dell’art. 2, comma 2, del richiamato Accordo Aran, in relazione all’azione di sciopero indicata in oggetto, presso questa istituzione scolastica:
- non sono state individuate prestazioni indispensabili di cui occorra garantire la continuità.
Sulla base dei suddetti dati e delle comunicazioni rese dal personale, si informano i genitori che non è possibile fare previsioni attendibili sull’adesione allo sciopero e sui servizi che la scuola potrà garantire.
Si invitano pertanto i genitori, la mattina dello sciopero, a non lasciare i propri figli all’ingresso, senza essersi prima accertati dell’apertura del plesso, del regolare svolgimento delle lezioni e del servizio mensa o, in alternativa, delle misure adottate per la riorganizzazione del servizio.
Si ringrazia per la consueta collaborazione.
Il Dirigente Scolastico
Dott.ssa Valeria Cereda
Firma apposta, ai sensi dell’art. 3 comma 2 D. L.vo n. 39/93
da Aldo Russo